La Psicomotricità Funzionale è fortemente raccomandata nella crescita, permettendo uno sviluppo armonico e coerente verso tutti gli apprendimenti che i bambini si trovano a sperimentare e ad acquisire in ogni tappa fondamentale e nella loro quotidianità.

Psicomotricità Funzionale in azione: equilibrio, coordinazione dinamica generale, percezione e propriocezione

Costituisce inoltre un valido intervento educativo e riabilitativo in tutti i casi di disagio\disabilità, agendo su aspetti specifici e rilevanti per la persona: è infatti una metodologia che utilizza il corpo e il movimento (e i substrati neurologici) per fornire nuove disponibilità e possibilità motorie e di aggiustamento globale.

 

Nella mia attività professionale mi occupo di progetti di intervento rivolti A TUTTI e a bambini che sperimentano disagi o difficoltà, come:

  • Sindrome dello Spettro Autistico
  •  Disturbi specifici del linguaggio
  • Disturbi specifici dell’Apprendimento e difficoltà scolastiche
  • Difficoltà motorie
  • Ritardo mentale e dello sviluppo

Si parte!

È importante che il bambino possa esprimersi in un contesto di gioco, sereno e accogliente, ponendo le basi per sereni e duraturi apprendimenti futuri.

Dopo un iniziale colloquio conoscitivo con i genitori, si procede con una fase di osservazione, al termine della quale è possibile stendere un progetto di intervento. Attraverso un’attenta e accogliente analisi delle caratteristiche personali, viene costruito un progetto di durata variabile a seconda degli obiettivi, utilizzando il gioco come motore dello scambio, della relazione, della sperimentazione e della crescita.

 

Obiettivi dell’intervento psicomotorio

Presso lo studio di Psicologia e di Psicomotricità Funzionale, è possibile lavorare con bambini e ragazzi su:

  • capacità attentive
  • interiorizzazione delle regole, il rispetto dei tempi e degli spazi, sia propri che altrui
  • sviluppo di specifiche abilità prassiche, come la coordinazione generale, la coordinazione segmentaria e oculo-manuale, l’equilibrio, la lateralizzazione, la discriminazione dello spazio, del tempo e dello spazio-tempo e infine del proprio schema corporeo; tali abilità sono basilari sia per supportare lo sviluppo psicofisico e cognitivo negli apprendimenti scolastici sia come possibilità di prevenzione e trattamento nei Disturbi Specifici dell’Apprendimento, sia come interventi per la Sindrome da deficit di Attenzione e Iperattività e per tutti i Bisogni Educativi Speciali
  • armonia dei movimenti e della tonicità sia in presenza di ipotono che di ipertono (scarsa o eccessiva tensione muscolare)
  • sviluppo e incremento di modalità relazionali e di comunicazione (verbale e non), efficaci ed adeguate al contesto, migliorando le relazioni con gli altri
  • aumento dell’autostima e dell’autoefficacia, valorizzando le proprie potenzialità e punti di forza

Frequenza e durata

Gli incontri possono svolgersi con la frequenza di 1 o 2 volte a settimana, a seconda del progetto d’intervento. La durata di ogni incontro è di circa 50 minuti.


Come richiedere un intervento di Psicomotricità Funzionale

Gli interventi rivolti a minori possono essere richiesti tramite libera iniziativa dei genitori o all’interno di percorsi condivisi, per esempio da Neuropsichiatri Infantili, Pediatri, Psicologi ed Educatori e in tutti quei casi in cui minori con bisogni particolari necessitano di una presa in carico educativa attraverso il movimento. Può essere infatti il pediatra o il Neuropsichiatra Infantile a suggerire alla famiglia di intraprendere un percorso di Psicomotricità funzionale, che può coinvolgere attivamente anche la famiglia e, se necessario, le altre figure educative (insegnanti, educatrici) e sanitarie (neuropsichiatra, psicologo, pediatra, logopedista) per garantire al bambino e alla famiglia una presa in carico quanto più globale possibile.

 

Come Psicomotricista Funzionale mi occupo anche di: 

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