La valutazione del danno alla sfera psichica è uno dei campi in cui opera la Psicologia Giuridica e Forense.

Di cosa si tratta?

Può accedere che, a seguito di un evento traumatico, sia fisico o no, la persona sviluppi una sintomatologia in diretta connessione con l’evento. Tale causalità deve essere dimostrata e dimostrabile nella perizia, in modo da stabilire la presenza di un danno non patrimoniale (danno biologico, danno da pregiudizio esistenziale e danno morale). Il danno non patrimoniale è inteso come tale se è in grado di compromettere un bene protetto dalla Costituzione, come la Salute(Art.32), la sua prsonalità ed autodeterminazione (artt. 2 e 13), la famiglia (Artt.29 e 30).

Nella valutazione clinica quindi, devono essere considerate:

  • la presenza o meno di una malattia psichica, con elementi sintomatici oggettivi e con una permanenza a probabile lungo termine
  • la presenza o meno di una sofferenza soggettiva che provoca una sostanziale riduzione della qualità di vita della persona, con la presenza di sintomi anche non inquadrabili in un quadro psicopatologico.

L’esistenza di un danno biologico di natura psichica e\o di un danno alla sofferenza soggettiva e il nesso causale tra l’evento lesivo e il danno sono i principali elementi che devono essere indagati.

Tale valutazione assume caratteristiche molto complesse: è necessario valutare se la persona ha una connessione diretta e lineare con l’evento che ha arrecato il danno, se vi erano eventuali predisposizioni e in che percentuali, quale è la componente di qualità di vita compromessa e in che misura.

Lo strumento di valutazione principale è il colloquio clinico, a cui possono essere associati dei test. Gli obiettivi riguardano l’elaborazione della diagnosi e l’esclusione della simulazione, ma anche il costruire un quadro di vita del soggetto, con abitudini e di come l’evento ha inciso su eventuali cambiamenti.

Spesso, per completare la valutazione, è necessaria la presenza di un collegio peritale tra un medico legale e uno Psicologo giuridico.

dr.ssa Sara Verdini